Quante volte, seguendo una dieta, ci siamo dimenticati di pesare il cibo prima di averlo cotto?
Sarà sicuramente capitato anche a voi! A me è capitato!
Per questo motivo ho fatto delle ricerche e le ho riunite in questa semplice tabella dove ho inserito gli alimenti più comuni, il metodo di cottura e il peso da cotto di 100 g. di alimento crudo!
Fatene buon uso!
In realtà la frase usata nella liturgia cattolica è: "Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai".
A livello di composizione corporea, però, siamo composti per circa due terzi del nostro peso di acqua.
Ovviamente questo valore varia a seconda delle caratteristiche individuali del soggetto, dalle abitudini e dall’ età.
L’acqua, per sua natura, è un solvente, e anche nel nostro corpo, questa è la sua funzione principale, ma non l’unica:
Ognuno di questi sistemi è a suo modo dipendente dall'acqua, ma anche il tessuto dipende da essa così come ogni singola cellula è acqua-dipendente.
Mentre il digiuno di alimenti solidi può essere protratto per più giorni, il digiuno di acqua può durare solo per pochi giorni. Già una perdita di acqua anche del 2-3% altera la termoregolazione corporea e influisce negativamente sull’efficienza fisica. Può comportare disturbi come mal di testa, irritabilità, stanchezza, vertigini e crampi muscolari. Quindi la reintegrazione, anche durante lo svolgimento dell’ attività fisica, riveste un ruolo importante e preventivo. Si deve bere frequentemente ed a piccoli sorsi.
A causa della ridotta capacità di smistamento degli impulsi sensoriali diminuisce la sensazione della sete nell'età avanzata, il che rischia di provocare disidratazione in quanto l'attività cellulare rallenta a causa della carenza di apporto di acqua. Se il contenuto di acqua nella cellula scende sotto il 50% i processi vitali si paralizzano, spesso anche in modo irreversibile. Congiuntamente per l'insufficiente assunzione di acqua le sostanze tossiche vengono espulse solo parzialmente e sovente, in età avanzata, questo procura l'innalzamento della pressione degli zuccheri e del colesterolo nei vasi, che diventano meno elastici.
E' facile allora intuire l'importanza dell'acqua sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo per un perfetto funzionamento dell'organismo umano.
Il quantitativo ideale di acqua da assumere durante la giornata e compreso tra i 20ml e i 40ml per kg di peso corporeo. Queste quantità possono variare in caso di intensa attività fisica o in presenza di patologie.
È buona norma bere acqua a temperatura ambiente. Se troppo fredda arresta momentaneamente l'afflusso sanguigno alle mucose del cavo orale e faringeo ed il sangue stesso, per reazione, affluisce in maniera maggiore sui tessuti dando nuovamente sensazione di sete. L'acqua troppo fredda può anche causare pericolose congestioni sanguigne all'apparato digestivo.
Se bevuta in quantità eccessiva durante i pasti può provocare un aumento della pressione nello stomaco, che si addiziona cibo ingerito, con conseguente affaticamento respiratorio e cardiaco. Inoltre, diluendo i succhi gastrici, rallenta la digestione.
Se presa a digiuno, indipendente che sia o meno oligominerale, svolge una notevole azione diuretica.
Anche l’eccesso di acqua può comportare disturbi fisiologici in quanto determina una diluizione del sali plasmatici e del liquido interstiziale (extracellulare). Questo riduce la pressione osmotica e altera alcune attività del sistema nervoso centrale. I sintomi sono poliuria, abbondante sudorazione, edema, cefalea, nausea, ipertensione arteriosa.
L’Aloe Vera appartiene alla famiglia delle liliacee, di cui fanno parte anche l’aglio, la cipolla e l’asparago. Al mondo si conoscono oltre 400 specie di varietà d’Aloe che crescono nelle regioni aride e presentano differenti qualità benefiche, eppure, solo una tra queste è conosciuta da millenni per le sue capacità lenitive: l'Aloe Barbadensis Miller.
Oltre ad avere un azione emolliente e lenitiva (sistema digerente) ha funzione depurativa dell'organismo e aiuta il benessere della gola.
Testimonianze di questa pianta possono essere ritrovate sulle tavolette di argilla sumeriche risalenti al 2200 aC. I benefici medici e cosmetici sono stati
riconosciuti dalle antiche civiltà d'Egitto, Cina, Grecia, Roma, India e Arabia.
Ogni cellula di qualunque tessuto, ha una sua attività elettrica, determinata dall’ assorbimento ed emissione di quanti di energia.
Cos’è il quanto.
Nel 1905 Einstein introdusse il concetto di particella, o quanto di energia, detto fotone.
Secondo la teoria quantistica un raggio luminoso non consiste di onde che si propagano, ma di proiettili di luce, i fotoni.
Un raggio luminoso monocromatico, ovvero di una fissata frequenza (come, ad esempio quello generato da un laser) è composto da un flusso di fotoni identici che trasportano ognuno un’energia proporzionale alla frequenza della radiazione.
Le emissioni ed assorbimenti quantici delle cellule, sono una forma fondamentale di comunicazione presente nel mondo biologico.
Se analizziamo con un sistema di rilevamento e calcolo avanzato, le emissioni quantiche di un distretto dell’organismo, quale un Chakra, stiamo analizzando la risultante dell’interazione di miliardi di campi elettromagnetici. Tutti insieme produrranno un campo dinamico tridimensionale, appunto il CHAKRA.
Il termine “chakra” significa “ruota” e indica i centri energetici disposti lungo l’asse centrale del corpo, ben noti alle discipline esoteriche, orientali, e ora anche alle medicine alternative.
I corpo umano non è soltanto un corpo fisico per come lo si vede o lo si crede, ma è avvolto e intrecciato con un campo energetico che, ora, può anche essere fotografato e studiato.
Ogni chakra è in risonanza con un aspetto della coscienza, vibra con una particolare frequenza ed è connesso al sistema endocrino del corpo.
Il lampo di un fulmine non illumina il tuo sentiero, non ti è utile come fosse una lampada tra le tue mani; ti fornisce solo un bagliore, un’intuizione fugace della strada che hai di fronte. Ma quel singolo lampo di intuizione è molto prezioso; ora i tuoi piedi sono saldi, ora ti sentirai più forte, adesso ti rafforzerai nella tua determinazione a raggiungere la tua destinazione. Hai visto la strada e sai che esiste: non stai vagando senza meta. Un lampo ed ecco che hai un’intuizione della strada che devi percorrere, e del tempio che è la meta del tuo viaggio.
Ho sentito raccontare di due uomini che si erano persi in una foresta, in una notte senza luna. La foresta era irta di pericoli, piena di animali selvatici, molto fitta, immersa nella più nera oscurità. Un uomo era un filosofo, l’altro era un mistico.
All' improvviso scoppiò un temporale, ci fu un tuono assordante e un lampo fortissimo. In quell' attimo, il filosofo guardò il cielo, il mistico guardò il sentiero. Nell’ istante in cui il fulmine scoppiò in cielo, vide il sentiero distendersi di fronte a lui, perfettamente illuminato. Il filosofo invece guardò il fulmine, e iniziò a chiedersi: “Cosa sta succedendo?” e si lasciò sfuggire il sentiero.
Tu sei perso in una foresta ben più fitta di quella descritta in questa storia. La notte è molto più fitta di tenebre. A volte esplode la luce di un lampo… guarda il sentiero! Un Chuang Tzu è un lampo, un Buddha è un lampo, io sono un lampo. Non guardare me, guarda il sentiero. Se guardi me, hai già mancato l’occasione, perché quel lampo non è qualcosa di continuativo: durerà solo un istante,e quell’istante è prezioso. In quell’istante l’eternità penetra nel tempo… ed è del tutto simile a un lampo.
Se guardi il lampo, se guardi un Buddha, e un Buddha è meraviglioso, il suo volto affascina, i suoi occhi sono magnetici se guardi il Buddha, ti lascerai sfuggire il sentiero. Guarda il sentiero, dimentica il Buddha.
Guarda il sentiero e fa’ qualcosa: segui il sentiero, incamminati, agisci! Pensare non ti porterà da nessuna parte, solo l’azione può farlo, poiché il pensiero è solo un ruminare mentale. Non potrà mai diventare qualcosa di totale; solo quando agisci, esiste totalità. Rivolgi ogni tuo interesse alla vita: vivere è la cosa reale. Non continuare a raccogliere informazioni su cos’ è la meditazione: medita! Non continuare a raccogliere informazioni su cos’ è la danza, ci sono intere enciclopedie sulla danza, ma tutto ciò non serve assolutamente a nulla, se tu stesso non danzi. Butta via tutte quelle enciclopedie! Sgravati da ogni sapere e inizia a vivere.
E quando inizi a vivere, ecco che le cose più comuni si trasformano in qualcosa la cui bellezza è straordinaria. Le cose più semplici, la vita consiste di piccole cose allorché introduci in loro la qualità di un amore intenso e appassionato, sono trasformate, diventano qualcosa di luminoso.
Cenni Storici
Già nel XVI secolo era noto che lo scorbuto si preveniva e si curava somministrando estratti di aghi di pino, di verdure o di limone, ma solo nel 1912 Funk ipotizzo la presenza nelle piante verdi di una sostanza idrosolubile ad azione antiscorbutica, nel 1921 tale sostanza fu isolata e denominata Vitamina C
Cos’è/Caratteristiche Chimiche
È un antiossidante idrosolubile, che protegge dall'attacco dei radicali liberi. Tra i Mammiferi solo l'uomo, altri primati e la cavia non sono in grado di sintetizzarla.
A cosa serve
Grazie alla sua azione positiva sulla sintesi di collagene è in grado di irrobustire i vasi sanguigni, aiuta la guarigione delle ferite e delle fratture ossee e mantiene sani i denti e le gengive.
Ritarda l’invecchiamento cellulare.
Oltre a prevenire lo scorbuto, la vitamina C è un importante antiossidante di per sé, ed è anche in grado di aumentare l'efficacia dell'azione antiossidante della vitamina E.
Entra nei meccanismi che portano alla sintesi di ormoni (tra i quali l'adrenalina), e incrementa l'utilizzo dell'acido folico.
Altre funzioni rilevanti sono legate all'assorbimento del ferro e alla produzione di globuli rossi.
È utile nel trattamento dell'anemia e anche delle infezioni delle vie urinarie
Previene e cura il raffreddore comune e altre affezioni influenzali.
Tra le altre funzioni, sembra che la vitamina C sia in grado di ridurre il colesterolo, mantenendo l'integrità delle arterie e prevenendo le malattie cardiache e i disturbi derivati dall'esposizione a tossine (fumo, inquinamento, alcol, droghe).
Sintomi da carenza
Alcuni sintomi possono rivelare la necessità di una piccola integrazione vitaminica.
Le gengive sanguinano spesso, i capillari sono fragili e le ferite tardano a guarire.
Le giunture sono spesso gonfie o doloranti.
Banali raffreddori e influenze fanno fatica a risolversi.
Dove si trova
La vitamina C è di origine vegetale e si trova in tarassaco, ortica, ravanelli, broccoli, spinaci, bietole, cavolini di Bruxelles, asparagi e fave; ne sono ricchi inoltre tutti gli agrumi, il pomodoro, le fragole, i peperoni verdi, il ribes nero e la papaia.
Poiché, molte volte, la nostra dieta non è sempre ben bilanciata, può essere utile un eventuale integrazione.
Assorbimento, trasporto ed Eliminazione
Il grado di assorbimento per dosi dietetiche è elevato 70÷90%, ma declina per dosi superiori ad 1 g; l'aspirina ne inibisce l'assorbimento.
L'acido ascorbico viene eliminato principalmente con le urine.
Controindicazioni
Dosi molto elevate possono causare disturbi gastrointestinali e possono favorire, in alcuni casi, la formazione di calcoli renali.
Indicazioni
Il fabbisogno giornaliero di vitamina C raccomandato dagli organismi governativi per gli adulti di entrambi i sessi è pari a 60 mg; i fumatori dovrebbero raddoppiare la dose, e le donne che allattano dovrebbero aumentarla di 30 mg.
Per i neonati la quantità di vitamina C è stata fissata nella metà di quella stabilita per gli adulti (30 mg), aumentando progressivamente con l'aumentare del peso corporeo.
Per dose minima giornaliera s'intende la quantità minima complessiva da assumere durante il corso dell'intera giornata, suddividendo la dose giornaliera in più piccole dosi frazionate (dividendo la dose giornaliera in parti uguali) assunte a intervalli di 3/4 ore.
Vicino a Tokyo viveva un grande samurai, ormai anziano, che si dedicava a insegnare il buddismo zen ai giovani.
Malgrado la sua età, correva la leggenda che fosse ancora capace di sconfiggere qualunque avversario.
Un pomeriggio, si presentò un guerriero, conosciuto per la sua mancanza di scrupoli.
Era famoso perché usava la tecnica della provocazione: aspettava che l'avversario facesse la prima mossa e, prevedendo gli errori dell'avversario, contrattaccava con velocità fulminante.
Il giovane e impaziente guerriero non aveva mai perduto uno scontro.
Conoscendo la reputazione del samurai, egli era lì per sconfiggerlo e accrescere in questo modo la propria fama.
Il vecchio accettò la sfida.
Si recarono tutti nella piazza della città e il giovane cominciò a insultare il vecchio maestro.
Lanciò alcuni sassi nella sua direzione, urlò tutti gli insulti che conosceva, gli sputò in faccia, offendendo addirittura i suoi antenati.
Per ore fece di tutto, ma il vecchio si mantenne impassibile.
Sul finire del pomeriggio, quando ormai si sentiva esausto e umiliato, l'impetuoso guerriero si ritirò.
Delusi dal fatto che il maestro avesse accettato tanti insulti e tante provocazioni, gli allievi gli domandarono:
"Come avete potuto sopportare tante indegnità?
Perché non avete usato la vostra spada, invece di mostrarvi codardo di fronte a tutti?".
"Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?", domandò il maestro.
"A chi ha tentato di regalarlo", rispose uno dei discepoli.
"Lo stesso vale per l'invidia, la rabbia e gli insulti", disse il maestro.
"Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé".
L’estate si avvicina e, come ogni anno in questo periodo, si ripete la saga su questa parte del corpo che tutti i maschietti (e non) vorrebbero in bella evidenza. Tralasciando in questa occasione di spendere qualche (ma anche qualcuna di più) parola sulla questione alimentare, vediamo di sfatare le convinzioni comuni che mi hanno fatto consumare tempo e parole in questi ultimi 20 anni!
Gli addominali, il “must” di una scheda in palestra, la parte del corpo che va allenata sempre e comunque con decine e decine di set e ripetizioni in ogni sessione per cercare di ottenere la tanto amata tartaruga.
Ma secondo quale principio?
I muscoli dell’addome, sono muscoli scheletrici, perché dunque allenarli in modi strani quando seguono gli stessi principi degli altri?
C’è qualcuno che allena le gambe 4 volte a settimana facendo 100 e più ripetizioni ad ogni sessione? Non credo proprio!
E come devo allenare gli addominali “bassi”? E quelli alti? E’ necessaria qualche nota di anatomia!
L’addome è composto (per semplificare) da 4 muscoli:
Retto dell’addome. Abbassa le coste. Avvicina la gabbia toracica al bacino e, viceversa, avvicina il bacino alla gabbia toracica. Aumenta la pressione addominale.
Trasverso. Abbassa le coste nell’espirazione. Aumenta la pressione addominale. Stabilizza la colonna vertebrale.
Obliquo interno. Interviene nella espirazione forzata. Flette lateralmente il busto e lo ruota dal proprio lato. Aumenta la pressione addominale
Obliquo esterno. Abbassa le coste nell’ espirazione. Flette lateralmente il torace e lo ruota dal lato opposto. Aumenta la pressione addominale.
Dove sono gli addominali alti e bassi? Chi li ha fatti sparire?
Non esistono addominali alti ed addominali bassi. Nessun muscolo della parete addominale si inserisce sulle gambe. Quindi tutti gli esercizi in cui si alzano le gambe non si lavorano gli addominali!
Come letto poco sopra, la famigerata “tartaruga” è un muscolo, e precisamente il retto dell’addome.
Questo muscolo ha due funzioni ben precise allenabili tramite crunch e crunch inversi, ma con questi esercizi non si allenano parti distinte dell’addome, bensì lo si allena dandogli stimoli differenti.
Questo esercizio coinvolge isometricamente tutta la muscolatura del core per fissare la posizione durante il movimento. Il lavoro isotonico e svolto dal Gran Dorsale, il Gran Pettorale, il Trcipite (capo lungo). Da notare il lavoro svolto da trapezi e romboidi nell'adduzione delle scapole e nel mantenimento di una posizione ergonomica nell'esecuzione dell'esercizio. Molto utile anche ad un miglioramento della postura.
1. Perchè Pancafit® riallunga i muscoli tesi o retratti attraverso un lavoro simmetrico e globale. Riesce a rilassare ed allungare quei muscoli (responsabili di vari disturbi) che non si è mai riusciti a coinvolgere fino ad ora; dimostrabile in tre minuti di prova.
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6. Perchè laddove diminuiscono le tensioni muscolari e gli acciacchi, si instaura una situazione di armonia, di maggior benessere, di voglia di muoversi e di affrontare meglio la vita.
La funzione dell'equilibrio, cioè la posizione e il controllo della posizione e del movimento del corpo nello spazio, si basa su una complessa rete di organi e vie nervose.
L'organo periferico, il labirinto vestibolare, è situato nell'orecchio interno e registra mutamenti di equilibrio statico e dinamico del capo nelle tre direzioni spaziali.
Le fibre di questo nervo conducono gli stimoli ai nuclei del tronco encefalico e di là per nuove vie ai muscoli (per il tono di conservazione e di recupero del turbato equilibrio), al cervelletto
(organo centrale tonico e statico), ai nuclei oculomotori, e ad altre regioni del cervello.